sabato 26 giugno 2010

Luci dell'alba

Luci dell’alba.

Lontane luci stan sforando l’oscuro
di una notte che ormai in declino
s’appresta a demolire il suo muro.
Il sol non ha ancor fatto capolino
ma fra poco si presenterà sulla soglia
con la luce del raggio mattutino.


Già con i primi passi sulla sottostante ghiaia
l’uomo del primo turno s’è messo in moto
aprendo al giorno la nuova via.
Appurando nel mio silenzioso raccolto
che in quell'ora non sta il mio raggio
ritorno a rigirarmi nel mio sepolto.


E’ ancor tenebra per il mio viaggio
mica devo dar retta al gallo di quel mio amico
che da la sveglia al suo albeggiante alzaggio.
Io le luci dell’alba le contemplo nel lor armonico
quando nell’estivo s’alzan al cielo in maestosità
mentre in riva alla spiaggia degusto il mio arabico.


E’ in quel silenzio che assaporo quella felicità
che mi fa contemplare ciò che il creato
sa metter a disposizione nell’eterna sua semplicità.
Nell’odierna vita il sol nascente è snobbato
perché la sua luce è sol l’alba di un nuovo mattino
che sveglia per far affari dal lunedì al sabato.


E pensare che i giorni passano veloci nel lor traino
mentre di quel tutto detto “ mio ” nulla poi si porterà via
in quell’ultima alba che s’alzerà ancor nel suo mattino.
Alla luce siam nati nudi e senza camicia
poi magari c’è chi in dono l’ha avuta tutta colorata
ma anche se spogli, alla meta, il freddo non lascerà traccia.

Nilodan
23/06/2010


(elaborazione personale)

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