domenica 1 febbraio 2009



“Amore”
(1° febbraio…)


Oggi, di te sarebbe il giorno
in cui stretti a te intorno
si festeggiava il tuo compleanno
come usanza d’ogni anno.
Or solo ricordi di un tempo
che nel mio silenzio sempre contemplo.
Fuori nevica, ma di buon mattino
incurante del freddo mattutino
son venuto innanzi a te
portando tutto quell’amore che ho in me
per non mancare a quell’appuntamento
che in me è come se fosse un sacramento
pur di condividere sotto questo manto bianco
tutta la gioia che ho nel sentirti ancor al mio fianco.
Solo, nel profondo silenzio di quella pace
dove il tuo corpo da tempo giace
nel suo composto disarmo
sotto quella lastra di marmo
mi son soffermato guardando verso te
parlandoti ancor di me
e come un bambino mi son messo a piangere
non avendo più quel tuo amore a cui attingere.
Cinquantotto sarebbero or gli anni di tua vita
se non ti avesse chiamato la bontà infinita
verso quel sereno manto celeste
avvolgendoti in quella nuova veste
dove la parola “amore”
non fa più rima con “dolore”.
Or son qui ad ammirar ancor il tuo sorriso
che in terra è sempre stato il mio paradiso
e a te porgo con grande gioia ed infinito amore
questo bianco bocciolo di rosa in fiore
per dirti ancor che in me non è morto il tuo amore.
Col cuore tra le mani ti porgo l’augurio per il tuo compleanno
fino ad illudermi di sfiorarti delicatamente con la mia mano
e per non svegliarti dal tuo magnifico sonno, adagio adagio
ti porgo con sincero amore un vellutato bacio
.

Nilodan G.Paolo
(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
01/02/2009

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