giovedì 10 luglio 2008

Il vecchio
Dall’alto dei suoi novanta e più anni
nel silenzio della sua stanchezza
seduto sulla soglia di casa
col suo bastone tra le mani
col capo chinato verso terra
guarda passare il tempo
che ogni giorno nasce all’alba
ed ogni sera volge al tramonto.
Per lui l’oggi è uguale all’ieri
ed il domani sarà ancora come l’oggi
la sua vita non cambierà mai più.
Lui che della vita ha visto tutto
ed in cambio ha ricevuto poco
vedendo tra le radici della sua vita
quel male che ha sempre sovrastato il bene
vivendo tra odi e distruzioni
sotto i cieli cupi dall’acre odore della guerra
con la tristezza di aver perso tutti e tutto
per poi rimboccarsi le maniche
e con grande sforzo ricominciare
un nuovo vivere che sapeva sempre d’amaro.
Quante volte sfinito e deluso
ha già chiesto al Dio della sua vita “perché”?
Un perché da cui non otteneva nessuna risposta
ed allora trovando nuova forza e coraggio
si lasciava trainare dalla logica del suo Dio
da quella volontà suprema e misteriosa
che lo voleva vedere ancora qui ai suoi piedi.
Perché??? Perchèèèèè????
A volte si sentiva di odiarlo
di girargli le spalle , di non parlagli più
a volte anche di farla finita
ma alla fine il buon senso rientrava
il pentimento si faceva largo
ed allora piangeva col cuore in mano.
Ora il suo fisico è veramente logoro e stanco
le sue mani sono tremanti
il suo sguardo è offuscato
la sua voce debole e roca
e se qualcuno passando lo saluta
lui faticosamente fa cenno col capo.
I bambini del cortile che una volta faceva giocare
or diventati grandi l’han perso di vista
han preso altre strade e lui è ormai solo
a ricordare quei magici momenti
che gli facevan dimenticare un po’ di tristezza
avendo perso suo figlio ancora in fasce
e la moglie d’un fulminante malanno.
La notte va a dormire nel suo letto
con la speranza che poi la sua oscurità
non cambi ancora in una nuova alba
chiedendo al Dio della sua vita
finalmente quella silenziosa pace sperata.
Ora con Lui più spesso osa parlare
pur sapendo che anche una vita delusa
ha una sua storia nel vivere e nel morire.
Difficile da comprendere l’opera del Dio della vita
ma alla fine tutto sarà racchiuso in un…senso!


Nilodan Gi.Pi.
(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
27/06/2008

1 commento:

Anonimo ha detto...

Stupenda NILO è magnifica,mi ha colpito la chiusura Ora con Lui più spesso osa parlare pur sapendo che anche una vita delusa ha una sua storia nel vivere e nel morire.
Difficile da comprendere l’opera del Dio della vita
ma alla fine tutto sarà racchiuso in un…senso!