martedì 21 marzo 2017

Tracce di primavera

Tracce di primavera
1.4 –2.3 – 5.6

Col freddo ormai alle spalle
nel cielo sereno del giorno
gran festa di colori è l’intorno
il raggio del sole senza più scialle
con la primavera gioca il suo terno
per sconfiggere definitivamente l’inverno.
Sul sentiero della vecchia chiesetta
la primavera ha ritrovato il suo ambiente
ormai di rado per di lì passa gente
poiché non c’è più via diretta
avendo un giorno la collina franato
con un assordante boato.
Nelle aiuole della villa del marchese
I bulbi interrati in fresca coltura
nel momento della primaverile fioritura
saranno come sempre i più belli del paese
poiché ormai lui è un genio indiscusso
nel saper coltivare quei fiori di lusso.
Le rondini che facevano san Benedetto
son anni che sotto i tetti non volano
sotto il vecchio e fiero castano
i merli si cibano di qualche insetto
mentre alcune farfalle multicolori
fan la corte a rose e fiori.
Sollecitata dal tepore dell’aria
una lucertola fa capolino sul selciato
ritraendosi veloce dal gatto in agguato
affacciata al balcone la vecchia settuagenaria
sta guardando un cane steso sulle beole
che sornione sembra farsi bagni di sole.
Un bimbo dai riccioluti capelli
portandosi in bocca il pollice
dalla carrozzina garrisce felice
nel sentir cinguettare gli uccelli
sorridendo la mamma lo bacia
coccolandolo poi tra le sue braccia.
Su una panchina all’ombra di un pino
una donna in gravidanza avanzata
con a fianco il suo devoto dalmata
sta sferruzzando un piccolo completino
per quel figlio che a primavera inoltrata
nascerà dall’abbraccio dell’estate passata.
Nell’area della piazza del paese
In primaverili serate taluni si ritrovano
a scambiarsi opinioni di passamano
così il lor tempo scorre senza tante pretese
pagando poi alla romana vanno a bere
al baretto del chiosco dell’alfiere.


© Nilodan Gi. Pi.
21/03/2017



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