giovedì 11 agosto 2016

La città deserta

La città deserta
Nel silenzio che libera
la città da ogni barriera
solo il frinire delle cicale
segue il mio passo verso il viale.
Incamminandomi verso il santuario
l’intorno è tutto in letargo
solo una coppia in bicicletta
pedala senza farsi fretta.
Ora l’aria s’è fatta brezzata
l’oggi è stato una frustata
l’afosità e la canicola
hanno lasciato la loro icona.
Due macchine targate Lodi
le ho viste sfrecciare veloci
sul nero asfalto della comunale
dove vige il limite zonale.
Percorrendo via della Madonna
nel suo andante di primadonna
uno mi urta mentre sta telefonando
e senza scuse mi butta di fianco.
Dentro di me qualcosa rode
lo rimprovero a parole
ignorandomi gl’indirizzo un "pirla"
ma ormai è lontano per udirla.
Da san Vittore arriva qualche rumore
mentre il campanile batte le sue ore
una combriccola seduta sul sagrato
sta discutendo e bevendo a tutto spiano.
A quanto pare non han nulla da fare
qualcuno inizia poi a tifare
quando due vengono alla mani
più che mai brilli e incazzati.
Il tutto per aver osato un bacio
alla gnocca di quello chiamato "falco"
così sotto pugni e calci non schivati
è crollato il tizio dai calzoni slavati.
Il vincitore eufotico alza la mano
per complimentarsi tutti fan baccano
da terra sputando rivoli di sangue
il perdente s’alza tutto barcollante.
In giro non ci son altre creature
la città è deserta e le finestre chiuse
tutti sono ancora in vacanza
nella piazza transita una vigilanza.
Sull’arrivo della ronda
si sciogliere quella baraonda
nel disperdersi alla svelta
sul sagrato rimane solo monnezza.
In un silenzio fattosi superbo
la città è tornata nel suo deserto
solo una lontana sirena
echeggia nella notte piena.
© Nilodan Gi.Pi. - Agosto 2016
Notturno - Piazza S. Vittore - Rho

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