martedì 12 aprile 2016

Il rumore dei tuoi passi

Il rumore dei tuoi passi
(12 Aprile - ricordando il ns. 36° anniversario)

Nel suo lento scendere
il silenzio abbraccia le mie sere
e con l’ascesa della fonda blu
il mio sguardo scivola lassù.
Il ricordo di quel dodici aprile
in me rimane ancor sacrabile
dopo quel SI amoroso
che mai nessun oggi ha corroso.
In quel giorno senza pensiero
com’eri bella, bella davvero
avvolta nel tuo abito bianco
mentre camminavi al mio fianco.
E sulla crescente pioggia di riso
ci siamo baciati e abbiamo sorriso
avvolti dalla brezza sottile
di quella giornata primaverile.
A volte su ricordi affioranti a pile
rivivo quella nostra notte d’aprile
dove sconfitta ogni soggezione
ci siamo aperti alla congiunzione.
La gioia, la felicità e l’amore
han sempre addolcito le nostre ore
anche quando quel male oscuro
ha catapultato i sogni in un altro futuro.
Racchiusi tra speranza e timore
lenti passavano i giorni con le loro ore
e su chiari e scuri orizzonti
varcavamo della vita i suoi ponti.
Dalla carrozzina alle stampelle
altro che raccontare tante storielle
di tempo ce ne è voluto
prima di stare in piedi per un minuto.
Pian piano, passo dopo passo
cercando vari punti di rilasso
sorretta dall’energia tua vitale
con te ho salito e sceso tante scale.
Sola con le tue stampelle
quel dì non stavi più nella pelle
gli amici ti sostenevano battendo le mani
mentre senza ancoraggio scendevi i piani.
D’allora di tempo ne è passato
ogni giorno con te ho camminato
fermandomi solo davanti alla morte
quando al sole chiuse le porte.
Con te ho condiviso ventisei anni di vita
il tuo ricordo mai si è preso via d’uscita
seppure ora il tuo petaloso fiore è sfogliato
nel mio cuore risulta sempre ancorato.
Anche se il tempo non ha più effervescenza
e il silenzio amplifica la tua assenza
in me ho ancora quel rumore reale
di quando percorrevamo le scale.

© Nilodan Gi.Pi.
1980 - 12 Aprile - 2016

 Aprile 1980-Roma (Trinità dei monti)

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