domenica 20 marzo 2011

Migrante


Migrante

Sotto il manto della notte
nel lor delicato schiumo
placide l’onde si distendon a riva.
Nel silenzio di tristezza
che punge il cuore di dolore
chinato sulla spiaggia
hai messo in tasca
una conchiglia raccolta sulla tua sabbia.
La luna nel suo orgoglioso pieno
cullandosi sorridendo sull’onde
dona all’animo il coraggio dell’addio.
Lo sguardo s’alza all’orizzonte
già vorrebbe spingersi nel suo lontano
oltrepassando quella morsa scura
per già saper che mai racchiuderà l’attesa
ma davanti a te c’è sol l’immenso mare.
Il suo confine è sol acqua salata
di cui le tue mani sempre son state immerse
nel faticoso portar a riva le reti
e tutto or si spegne su quel fondo
dove cielo e mare stan abbracciati.
Sul tuo viso bruciato dal sole
scende una lacrima
che sfiorandoti  le labbra
 in bocca ti fa sentir  tutto il sapore del sale.
Girandoti un attimo a monte
con occhi levigati da lacrime
scrutando oltre il molo
ti par di scorger le ultime luci di casa tua.
La mano passata sul viso
le lacrime accecan la visuale
e nella rabbia del sentirsi sconfitto
il sudor sale a gelare l’animo.
Sfocandosi nella nebbia del mare
fra poco il tutto sarà lontano
e nell’inchinarti al mondo che lasci
t’affidi al tuo Dio.
Ogni varco di frontiera
lascia alle spalle un confine
che raccogliendo i ricordi nella sacca del cuore
mai li farà scordare nell’avvenire.
Con tanta speranza del migrante
ad attimi salirai in barca stringendoti ad altri
nell’incognita di una traversata
che verso sconosciuti orizzonti
ti porterà su una terra straniera
che qualcun ha descritto come…“promessa”.


© Nilodan Gi. Pi.
18/03/2011

(Elaborazione di foto personale)

Nessun commento: