giovedì 29 luglio 2010

Oasi


Oasi

In quel deserto
dove la vita nel suo cammino
già solcava quell’arido terreno
che alzandosi in sabbiose dune
si stava smarrendo
tra le alte e giallastre sabbie
che oltre il ginocchio affondavan il passo
e dove il ciel veniva soffocato
dalle desertiche e ventose nebbie
che alzandosi a spirale dal suolo
chiudevan a muro l’orizzonte
facendo assaporare l’amaro sapore della sabbia
quando anche non volendo
nell’attimo del riprender fiato
vai a respiro aperto
sul quel terreno che nel suo fuori meta
sapeva come far impazzire anche l’ago del nord,
perforando la densa nebbia
un raggio ha saputo indicarmi un punto
su cui a sforzar l’occhio brillava una stella
conducendomi così in velato altopiano
dove ai suoi piedi un oasi era nel nulla
ma con la sua verde distesa di speranza
m’ha incoraggiato in caduta libera
a scendere in rotolando su quella sabbia
per tuffarmi nel sapore del sorriso e della gioia
che già assaporavo nel veder quell’ombra di palme
che s’apriva a raggio nella bollente aria
e tu qual angelo sconosciuto di vita mortale
seduta all’ombra del tronco
vestita nel tuo splendore di purezza
vedendomi nel mi affaticato e sperso orientamento
con l’angelico sorriso di chi sa donare il paradiso
m’hai allungato il calice del disseto
e stringendoci poi nel calore che fresco fa l’amore
di noi abbiam coniato una stella sola
che ancor oggi con la sua limpida luce d’orizzonte
è quell’oasi che sa racchiudere la fresca felicità
di averti avuto accanto qual amore per la “vita”.
Nilodan
23/07/2010
 (elaborazione foto personale-Egitto 2007)


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