domenica 29 marzo 2009

40 Anni...




... son stati lunghi e sudati
ma finalmente..abbracciati.
Non avetene male amici miei se vi ho superato
arriverà anche per voi l'orizzonte tanto sudato
ed allor pur voi potrete poi godere
una nuova vita senza ciminiere.
Ma ogni giorno che poi passerà
sempre più vicino all'altra meta condurrà
perché dicono che i giorni li han più fretta
come se corressero sempre in bicicletta
ma il bello della vita è viverla
anche quando hai sulla schiena la pesante gerla
perché se hai un sorriso da donare
il cuore saprà meglio accettare tutto il faticare.

Nilodan Gi. Pi.
( Marzo 2009)
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Quarant’anni di vita…

Di lavoro son passati quarant’anni

del total dei giorni difficilmente tieni il conto

perché da ricordar sarebbero troppi gli affanni

anche se ogni giorno porta in se un suo racconto.

All’inizio tutto sembra di enorme semplicità

ma poi passata l’euforia ti accorgevi che non tutto era felicità.

Pian piano ti rendevi conto che il gioco si faceva duro

e per vivere dovevi sudare quella pagnotta per aver un futuro.

Passan mesi, passan anni e tanti son stati i fogli da staccare

su quel calendario della vita che ti ha visto maturare.

Ogni anno sempre nuova era la copertina

come nuove eran le figure d’ammirare

ma alla fine sempre dodici eran i mesi anche sull’agendina

che ogni tanto andavi tra le mani a rigirare.

Passato l’anno col suo rimorchio di sudore

sempre si diceva…”Anno nuovo… vita nuova”

ma poi ti accorgevi a malincuore

che sol il sudore sul viso avevi a riprova.

Ogni quattr’anni arrivava sempre quel tizio in bisestile

e subito volavi a febbraio a far il ficcanaso

per veder se in quel di dovevi o no stopicciar il naso

tastando se quel ventinove ti avrebbe della vita cambiato lo stile.…

Allor a volte si sperava in quel gioco di fortuna

che subito dava come visuale una cospicua vincita

e già si guadava con altri occhi quel cielo di luna

anche se l’alba di quel di non era dal sol addolcita

per poi svanita la momentanea euforia

trovarsi col solito turno ancora farti compagnia.

… Ma alla fine, giorno dopo giorno,

della giovinezza il tempo è andato a scadenza

portandoti a quel di del non ritorno

quando più, ormai, avresti timbrato la presenza.

Allor guardandoti allo specchio

magari ti vedrai con qualche capello in meno,

un rugoso viso ed un po’ più vecchio

ma inizierai a viver le tue giornate più sereno

guardando a quel futuro con più pace,

dove alle cinque di mattina la sveglia ormai tace

facendoti serenamente godere il nuovo giorno che nasce.


Nilodan G.Paolo (l.g.p.)

(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
16 /04/2009
(modificata e messa in rima nel -novembre 2009)












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