Paesaggio montano
Davanti al mio sguardo
dove il silenzio l’animo accarezza
e la natura stupisce sprigionando
la sua incontaminata e pura bellezza
tra incantevoli valli e disperse casupole
s’ergon fieri nella lor suprema eleganza
rocciosi monti dalle innevate cupole
quasi volessero stringere un’alleanza
innalzando le lor guglie verso quel cielo
che sopra lor ha esteso un magnifico telo.
In quell’immacolato e divino paesaggio
i miei occhi van fotografando
rocciose cattedrali di pietra che nel lor sfoggio
van a proporre al mio animo un improbabile affondo
per invogliarmi a sfidarli in scalate
percorrendo quei celati lor sentieri
che s’inerpicano tra dirupi e rocce scavate
dalla furia del vento che tra quei posti ha i suoi cantieri
e dove la mia curiosità vorrebbe veder del mondo
quell’altro lato da lor ancor tenuto a me segreto
facendomi fin d’ora sognare un fantastico sfondo
dove ogni vita troverebbe il suo viver cheto.
Mentre oltre quota la mia fantasia s’ondeggia
sorvolando l’incontaminata natura di quei paesaggi
un falco ad ali spiegate elegantemente volteggia
facendosi cullare dal vento sfoggiando alati saggi
per poi virare e scendere in veloce picchiata
verso quell’inaspettata preda
che dai suoi occhi è stata fulmineamente fotografata
e subito artigliata prima che qualcun’altro lo preceda.
Rotto è il natural silenzio dai primi sibili del vento
che in se accumulava grigiastre nuvole
che del cielo s’imposessavan in modo lento
mentr’io salutavo con occhio amichevole
quel spettacolare paesaggio che offrivan quei monti
e quel sole preda di quel tempo or suo nemico.
Pian piano m’incamminai verso quei nuovi orizzonti
che m’avrebbero portato verso il vallone amico
accompagnato da qualche allegro cinguettio
e del bosco presi il primitivo sentiero
sentendo tra le foglie delle gocce il lor ticchettio
arrivando però a valle bagnato come un “Calimero”
ma soddisfatto per aver assaporato quell’avventura
che col suo animo sempre gentile sa donare la natura.
Nilodan G. Paolo
(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
20/11/2008
Davanti al mio sguardo
dove il silenzio l’animo accarezza
e la natura stupisce sprigionando
la sua incontaminata e pura bellezza
tra incantevoli valli e disperse casupole
s’ergon fieri nella lor suprema eleganza
rocciosi monti dalle innevate cupole
quasi volessero stringere un’alleanza
innalzando le lor guglie verso quel cielo
che sopra lor ha esteso un magnifico telo.
In quell’immacolato e divino paesaggio
i miei occhi van fotografando
rocciose cattedrali di pietra che nel lor sfoggio
van a proporre al mio animo un improbabile affondo
per invogliarmi a sfidarli in scalate
percorrendo quei celati lor sentieri
che s’inerpicano tra dirupi e rocce scavate
dalla furia del vento che tra quei posti ha i suoi cantieri
e dove la mia curiosità vorrebbe veder del mondo
quell’altro lato da lor ancor tenuto a me segreto
facendomi fin d’ora sognare un fantastico sfondo
dove ogni vita troverebbe il suo viver cheto.
Mentre oltre quota la mia fantasia s’ondeggia
sorvolando l’incontaminata natura di quei paesaggi
un falco ad ali spiegate elegantemente volteggia
facendosi cullare dal vento sfoggiando alati saggi
per poi virare e scendere in veloce picchiata
verso quell’inaspettata preda
che dai suoi occhi è stata fulmineamente fotografata
e subito artigliata prima che qualcun’altro lo preceda.
Rotto è il natural silenzio dai primi sibili del vento
che in se accumulava grigiastre nuvole
che del cielo s’imposessavan in modo lento
mentr’io salutavo con occhio amichevole
quel spettacolare paesaggio che offrivan quei monti
e quel sole preda di quel tempo or suo nemico.
Pian piano m’incamminai verso quei nuovi orizzonti
che m’avrebbero portato verso il vallone amico
accompagnato da qualche allegro cinguettio
e del bosco presi il primitivo sentiero
sentendo tra le foglie delle gocce il lor ticchettio
arrivando però a valle bagnato come un “Calimero”
ma soddisfatto per aver assaporato quell’avventura
che col suo animo sempre gentile sa donare la natura.
Nilodan G. Paolo
(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
20/11/2008
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