giovedì 23 ottobre 2008



L’alba del giorno dopo

La flebile speranza ha ceduto
ed il silenzio è inesorabilmente caduto.
L’ombra scura è passata
e l’ultima mia lacrima t’ha bagnata
così il mio piccolo cuore
piange l’antico amore
ormai preda di quell’addio
che ti’ha portata alle porte di Dio.
Ogni alba del giorno dopo
ha in se quello scopo
di partorire il nuovo raggio
di quel sole che rende omaggio
facendo risorgere a nuova vita
il tutto senza contropartita
ma in me l’omaggio
di quel caldo raggio
non porta sufficiente calore
per scaldar ancora il mio cuore
in quanto s’era già spento
in quell’ultimo tuo momento.
I miei occhi non hanno più lacrime
e senza te il futuro mi deprime.
L’alba ogni giorno risorge
ma forse nessun se ne accorge
perché è il sole con i suoi raggi stupendi
ad impadronirsi del cielo con i suoi crescendi
e guardando lassù molte son le volte
che invoco il velo della“santa morte”
anche se so che tutto è già scritto
in quel diario che sta oltre il celeste soffitto!
Nel grigiore del tempo che passo a pensarti
quante volte avrei voluto abbracciarti
ma di te ho solo quella foto
che sorridendo riempie il mio cuore vuoto.
Triste senza il mio focolaio
mi sento acqua sciolta di un ghiacciaio
che si disperde senza trovare
la via che porta all’immenso mare.
L’alba del giorno dopo riaffiora dopo ogni notte
ma la sua luce non mi sprona verso nuove rotte
e a volte mi chiedo perché ancor credo nella speranza…
forse perché nel mio cuore c’è l’ignoranza?
O forse perché in me qualcosa sta mettendo in dubbio
ciò che finora non ho accettato come scambio?
Se così fosse di Te ho bisogno per ritrovare
il Gi.Pi. d’ieri che ha smarrito il sentiero del Tuo alveare
chiedendo il tuo santo perdono
se per caso sto approdando sui binari dell’abbandono
perché nel mio smarrimento voglio tornare a credere
nella gioia che dona quell’amore che tutto sa vincere!

Nilodan Gianpaolo
(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
17/08/2008

1 commento:

Daniela Treccani ha detto...

Molto bella anche se non ti nego non condivido il tuo invocare la morte.
Vero è facile parlare quando non si è personalmente coinvolti,ma a tutti prima o poi tocca stà sorte ,non invocare mai la morte .