venerdì 3 ottobre 2008

Inno alla vita…

Ho sempre cantato un inno alla vita
con gioia che nel cuore era infinita
anche quando la speranza s’era affievolita.
Ho sempre alzato gli occhi al cielo
anche quando le nuvole avvolte nel suo velo
riversavano nel mio animo un color simile al nero
che alla fine con speranza non risultava poi vero.


Ho cantato con gioia all’amore
anche quando avevo il cuore
intriso da quel forte dolore
nel veder l’amata tra le braccia della morte
ed allor ti accorgi che la vita non è poi tanto forte
nel raccoglier quel nuovo mondo
in cui il tuo io sta andando a fondo.
Ho pianto lacrime amare
quando in bocca avevo il sapore del sale
e la vita sembrava senza più valore
non avendo con se nessuna luce e colore
ma con forza e coraggio
alla fine ho trovato il mio ancoraggio.
Ho cantato al Signore dell’universo
d’avermi aiutato e di non averlo perso
in quei momenti che ero depresso
trovandomelo sempre accanto
perché sapevo che udiva qualsiasi mio canto.
Senza la minima paura
avvolto nei silenzi ho cantato la natura
dove solo gli uccelli fan gran festa
essendo liberi di volare nella loro foresta.
Ed or voglio cantare liberamente alla libertà
di un mondo che viva senza più razzialità
dove della pelle il colore
sia solo sinonimo di grande amore
e dove l’orrore e la guerra
sian per sempre messe sottoterra
e che tutti uniti nel cerchio della vita
abbian a cantare con gioia infinita
quella speranza che può dar senso alla nuova vita
perché la vita è meravigliosa
come quel bocciolo di rosa
che dischiudendosi al tepore del sole
con coraggio mostra tutte le sue aureole.

Nilodan G. Paolo
(dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
26/08/2008

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