Risveglio
Verso la
primaria ora del mattino
Su un
risveglio non ancor concordato
Stuzzicando
i miei occhi semichiusi
Le
ultime penombre della notte
Cercano
di risvegliarli col lor fascino.
Col passare dei minuti
Tra le fessure delle persiane
Del dì lentamente s’infila il
chiarore
Schiarendo quelle tinte spartane
Da anni
compagne delle mie notti.
Un
campanile rintocca le sei
Su vellutati
ricordi emanati dal cuore
Accarezzando
il tuo fresco cuscino
Cerco il
tuo immaginario volto
Pur
sapendo che qui non ci sei.
Intrufolato
tra le lenzuola
Adocchio
la sveglia sul comodino
Non
volendo rubare attimi al risveglio
La testa
nascondo sotto il cuscino
Adagiandomi sui vecchi respiri.
Espandendo nell’aria chiusa il
suo suono
La sveglia puntata alla sua ora
Senza preavviso emana il suo
ronzio
Allungando la mano la spengo
Invocando
ancora attimi di abbandono.
I primi
rumori di giornata
Disturbando
quel mio rilassante momento
Mettono
in moto il solito loro tran tran
Così
dopo qualche leggero lamento
Decido
di scaricarmi dal letto.
In un pigro stiracchiamento è il
rialzo
Strofinando gli occhi ancor in
pasta
Ti vedo sul comò nel tuo argentato
E sorridendomi col tuo statico
sorriso
Mi sproni a prendere la giornata
al balzo.
Avvolto dai nuovi giochi luce
Con gli occhi ancor in
guerriglia
Spalancando lentamente le persiane
La salente brezza definitivamente
mi sveglia
Consegnandomi tra le mani il mio
giorno.
© Nilodan Gi.Pi.
Giugno 2015
Giugno 2015
(foto personale)
Poesia apparsa sul magazine di giugno di "Scatti ed Emozioni"
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