venerdì 27 marzo 2015

Marzo

MARZO
1-3 … 6-7

Passato il mese dei ventotto
e quale terzo mese dell’anno
Marzo salendo in cattedra con un botto
da subito è diventato lunatico
poiché costretto ad aver più giorni
di quel mese di febbraio
che lo sfotteva col suo corto calendario.
Non potendo trattare con i mesi
lacrimò per un giorno intero
tenendosi alla fine i suoi pesi
ma per ripicca decise che ogni suo giorno
sarebbe stato un’incognita
e vestitosi col vento di tramontana
iniziò a soffiare sulla piana.
Il vento nel suo impeto
portò nel cielo nuvole di tempesta
distruggendo un ampio frutteto
poi con calma fece uscire il sole
asciugando in breve il tutto
ma lui voleva anche essere magnanimo
così decise di mostrare il suo buon animo.
Alla fine lui era nato per portare un cambiamento
anche se una rondine non faceva primavera
nel suo sacco diceva di avere un nuovo evento
racchiuso in una splendida stagione
che sconfiggendo i geli dell’inverno
avrebbe donato nuovi albori
colorandoli col la magicità dei colori.
Dopo aver fatto capire di comandare i giorni
delle altrui previsioni se ne faceva un baffo
in quanto sol lui decideva dei loro contorni
così anche se c’erano gitanti
sprovvisti di qualsiasi ombrello
in visita a San Pietro in Vincoli
era lui a decidere i vari mutevoli.
Avendone di giorni più di trenta
era lui a decidere del sole o della nebbia
della pioggia o della tormenta
invogliando tutti a prender precauzioni
anche se nell’ambito del suo tempo
si sfiorava un caldo soffocante
che dava addito al sudore colante.
E così Marzo fu chiamato “pazzerello”
in quanto a cercare di capirlo
era come sfidarlo a un duello
così pure Pascoli gli dedicò una poesia
descrivendo in “Canzone di Marzo”
la difficoltà di poter convivere
a cavallo d’inverni e nuove primavere.

© Nilodan Gi.Pi.
Marzo 2015


Poesia di marzo apparsa sul "magazine" on line di "Scatti ed Emozioni"


1 commento:

Sari ha detto...

Deliziosa!!!