mercoledì 17 settembre 2014

Notturno interno

Otto anni fa, Domenica 17 settembre 2006, ore 9,19 Adriana saliva al Padre.

In questo giorno, per me "speciale" vorrei ricordare in silenzio colei che mi fu amica, sposa e compagna 
di vita per 26 anni-5 mesi-5 giorni.







Notturno interno

Su un sonno senza traccia
con l'abatjour acceso
l'occhio s’aggiorna all’ora
il cuore scandisce il suo palpito
nel silenzio del regno d’ombra.

La stanza è nel suo muto
a tratti col battito di tastiera
sul grigio monitor
nere lettere di pensiero
evocano tratti di vissuto.

Nel suo lento girovagare
l’occhio ispeziona le mura
in un notturno non più capace
d’incorniciare quadretti d’amore
il presente si cuce sul passato.

Nell’alveo del tempo che scorre
ricordi di sorrisi, carezze e baci
donavano un senso alla vita
nel ritrovarsi l’un l’altro accanto
fino al sorgere del primo mattino.

La vita è stata vissuta
raccogliendo nel suo tracciato
gioie, dolori e infinite speranze
ma sullo scivolo di insonni notti
lacrime bagnano ancora l’animo.

Nel passare ore con amici
la mente ritrova un suo svago
ma al rientro è ben altra la realtà
quando foto mai scordata
riporta la solitudine in cattedra.

Inerpicandosi verso la sua notte
ogni giorno mi rimbocca la coperta
il soffitto dal mio supino
è sempre nel suo grigiore
fino alla sveglia del nuovo mattino.

Mentre di te sto scrivendo ancora
su un file di infinita memoria
ricordi d’indelebile traccia
lontani battiti scandiscono le ore
sulla notte che scivola verso mattino.

Nel lontano che si avvicina
sirene spiegate al vento
transitando sulla quiete della notte
van a resuscitare quella “folle” corsa
verso un’àncora di salvezza che mai ci fu.


© Nilodan Gi.Pi
Ricordando Adriana
2006 - 17/09 - 2014





1 commento:

Sari ha detto...

Un abbraccio silenzioso ma partecipe. Ciao Nilo.