martedì 17 marzo 2009

Maschera d’innocente soldatino.
Davanti ai tuoi occhi di bambino
non splende più la magicità del primaveril sole
che con i suoi raggi adornava il tuo volto
di quella fresca e tenera fanciullezza
che splendeva col tuo felice sorriso
mentre nell’innocenza tua ancor gioiosa
correvi tra i campi di fresca rugiada
a caccia di farfalle che volteggiavan nella purezza dell’aria.
Con parole di menzogna t’han messo tra le mani un fucile
t’han vestito di un color simile al nero
e t’han detto di non aver paura ad uccidere
perché tutto era solo un fantastico gioco.
Senza saperlo, quel giorno, sotto gli ultimi raggi di sole
alla primavera hai lasciato la tua innocenza
e giocando a far il soldatino hai seguito in silenzio la “flotta”
camminando verso oscure e maleodoranti paludi
immerse nella nera nebbia della foresta
dove il sole non penetrando non lascia traccia
e a poco a poco in te è svanita gioia e sorriso.
Singhiozzando, stanco ed affamato
con in volto tutta la paura nel suo stampo
smarrendoti nell’orrore di un mondo non tuo
i tuoi passi della “flotta” han perso la traccia.
Col cuore battente ed intimorito d’ogni rumore
piangendo innocenti lacrime
or vaghi senza una visibil meta
calpestando solo zolle d’aridi campi
tra l’acre odor che nell’aria emana la guerra.
Tutto in te or ha solo un vago ricordo
di quei giorni bagnati dalla tenera rugiada
quando felice e spensierato correvi
tra verdi prati e ombrosi boschi
con quella maschera d’allegria che solo i raggi di sole
sapevan colorare il tuo candido volto.
Mascherato da carneval soldatino
l’innocenza tua angelica
più in se non ha la magicità
d’alzar gli occhi verso l’azzurro cielo
ma è chiusa nell’oscurità di una vita
che non appartenendoti
ha distrutto il magico tuo mondo ancor bambino
facendoti prematuramente conoscere
quanto grande è l’odio che porta alla guerra.
( poesia partecipante al concorso di febbraio su

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